I dervisci e l’uncinetto

Sincronicità

di Kirby Surprise

Recensione di Sincronicità di Kirby Surprise, Roma : Edizioni Mediterranee, 2013
Sincronicità

Il concetto fu introdotto da Jung, e di lì è stato saccheggiato a mani piene. Salvo che spesso, ed è il caso di Surprise (il nome è sincronico), non si sviluppi un discorso sensato in merito. La sua posizione potrebbe essere riassunta da questo passaggio nel testo: “Per alcuni la posizione finale diventa «Eventi del genere non esistono semplicemente perché non sono possibili». Il problema di questo atteggiamento è che non c’è motivo per cui l’evento sincronistico non sia possibile. Nella fisica qualsiasi evento non governato dalle leggi note è considerato possibile”.
Il contorno è un’accozzaglia di considerazioni da un lato errate sul metodo scientifico e dall’altro semplicistiche sull’utilizzo odierno dei metodi divinatori delle culture tradizionali e sapienziali, molto più serie nel loro approccio alle connessioni tra eventi. Il tutto è immerso in un brodo di tentativi di allontanare il lettore dalle proprie convinzioni “scientiste” per poi riaffermarle qualche riga sotto. L’autore fa ballare il lettore come un derviscio e poi gli chiede di fare all’uncinetto. Utile nel caso in cui si voglia aderire a Damanhur.
Consigliatissimo, invece, è l’ascolto (o il riascolto) dell’album _Synchronicity_ dei “Police”.