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Maglietta commemorativa della scomparsa di IE6 |
R.I.P. IE6 e la storia del software

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In epoca di Internet si sarebbe originata un’altra sorta di locuzione, dovuta a una non corretta interpretazione del codice html presente in alcune pagine: “ ”, o “non-breakable space”. Si tratta di una “entità html”, ossia di una frazione di codice che serve a fare interpretare nel modo voluto dei caratteri o delle stringhe di caratteri. In questo caso, l’html non recepisce la presenza di spazi bianchi multipli, collassando a uno spazio un numero qualsivoglia di spazi digitati.
Ad esempio, sostituendo per maggiore chiarezza lo spazio con un trattino basso (underscore), la stringa
con tre spazi bianchi tra le parole, sarebbe interpretata e visualizzata dal codice html come:
Per far sì che siano visualizzati tutti gli spazi si adopera proprio “ ”, per cui la stringa (“NBSP” è riportato in maiuscolo per maggiore evidenza)
avrebbe la visualizzazione richiesta (sempre gli underscore al posto degli spazi a pro della leggibilità):
Non solo: “ ” fa sì che non si verifichi l’interruzione di riga proprio in quel punto, come normalmente potrebbe avvenire in presenza dello spazio bianco ordinario. Questa caratteristica torna utile quando si hanno locuzioni che si preferisce mantenere non spezzate, come ad esempio “1000 km”, o qualsiasi altra. Scrivendo “1000 km” nel codice (sempre con le lettere minuscole), l’interpretazione del browser sarà l’immissione di uno spazio tra “1000” e “km”, senza separare le due parole anche nel caso in cui “km” dovesse andare a capo.
Nella prima ondata di Internet (primi anni ’90) alcune visualizzazioni non avvenivano in modo corretto per l’assenza del punto e virgola al termine della stringa, condizione necessaria per il funzionamento del codice. Si vedevano così stringhe proprio come quella sopra, con “ ” presente in gran quantità, a detrimento della lettura del testo. Da qui nasce la fama di “ ”, che in qualche modo denotava i siti costruiti in modo un po’ più raffazzonato. Spesso la storia degli errori dice molto di più della storia delle correzioni.
P.S.: “ ” può essere prodotto in ambienti word processor con la combinazione di tasti ALT+160 o con CRTL+SHIFT+SPAZIO. Peraltro, sino a prova contraria, non è possibile inserire tale carattere in Powerpoint.