orazioni, permutazioni e convinzioni – 2

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Il menu “Maps” riserva qualche spunto interessante: vi si trova anzitutto un “Live Bible Maps” che individua su di una cartina in stile Google Maps un buon numero di toponimi presenti nei testi biblici. La seconda icona è poi “CIA Fact Book for Countries”. Qui la definizione “degno di nota” è forse riduttiva, ma il punto sarà analizzato appena dopo.
Le “Historical Picture Maps” sono riservate a coloro che paghino i 2 dollari e 99 centesimi per l’acquisto del CD-ROM associato all’applicazione, e la stessa cosa vale per i “Charles Larkin Charts”. Questi grafici, degni di far parte della Periodic Table of Visualization Methods, sono però rintracciabili senza difficoltà sul Web. Questo sito ne offre diversi fulgidi esempi, pronti per essere pure acquistati (similmente a un “Bible Analyzer”, concorrente del software oggetto di queste righe).
Pure la voce “Old Style Maps” è visibile ai soli possessori del CD-ROM. Non si stenta a immaginare una collezione di mappe geografiche della Terrasanta, con diversi livelli di approfondimento, tutte connotate da un non meglio definibile sapore di “antico”, ove, in prima approssimazione l’intervallo temporale compreso all’interno di questo aggettivo, almeno nella percezione dell’americano che acquista questo software, va dal 1607 al 1963.
Chiudono le voci di menu le incisioni del Doré relative al Nuovo Testamento (solo CD-ROM) e l’Atlante Storico di Shepherd, che nel 2011 compie giusto un secolo. Si tratta di un importante atlante geo-storico-politico, nel quale l’orientamento morale era ben visibile (vedi cartina).
Non vi erano rappresentazioni cartografiche valide e più recenti? Si deve ricorrere a una tecnica datata per raffigurare evoluzioni che con i metodi cartografici e informatici odierni avrebbero ben altre possibilità? O è forse la ricerca a tutti i costi dell’old fashioned (soprattutto nella sua qualificazione morale) a condizionare le scelte dei compilatori di questo programma?

orazioni, permutazioni e convinzioni – 1

Il sito biblestudypro.com propone un software che nelle intenzioni dovrebbe consentire una “nuova maniera di studiare” (a new way to study!), come pensabile, nell’ambito dell’esegesi biblica.
Approcciando il software viene da pensare che gli strumenti messi a disposizione permettano un’analisi cabalistica o numerologica delle occorrenze dei lemmi, una relativa alle corrispondenze incrociate tra passi del Vecchio e del Nuovo Testamento, o quantomeno mettano a disposizione una tabella sinottica che consenta al più sprovveduto dei fedeli di risalire all’anno della Creazione, ut traditur (ovvero, “dove non vi è chi non veda”) collocato nel 4963 avanti Cristo. Almeno, una calcolatrice che permetta di dare il valore numerico alle parole bibliche, secondo i dettami dell’alfabeto ebraico, o altro a scelta.
Una breve rassegna dell’applicazione può chiarirne le funzionalità.
La voce di menu “Home” include questi pulsanti, in stile Office 2007 e successivi (l’elenco vale la fatica della trascrizione):
– gruppo “Navigation”:
  • “Back”;
  • “Forward”;
– gruppo “Copy”:
  • “Copy”;
  • “Copy Verses”;
– gruppo “Print”:
  • “Print”;
  • “Print Preview”;
– gruppo “Bookmarks”:
  • “Bookmarks”;
– gruppo “Email”:
  • “Email”;
– gruppo “Export”:
  • “Export Verses”;
– gruppo “Text”, comprendente alcuni testi relativi alla formattazione del testo, il cui elenco si tralascia;
– Gruppo “Share”:
  • “FaceBook Group”;
  • “iPhone/iPad Version”;
  • “Android Version”;
– Gruppo “Bye” (sic!):
  • “Exit”.
Se fino a questo punto non si ha nulla in più rispetto a un degno word processor, e se passando alla voce “Windows” si hanno solamente tasti che permettono un riaggiustamento dei campi informativi presenti nella finestra del programma, il bello arriva con le voci “Tools” e “Maps”. La prima contiene questi pulsanti:
– nel gruppo propriamente detto “Tools”:
  • “Gospel Stories”;
  • “Interfaith Explorer” (sic!);
  • “Topic Guide”;
  • “Verse Guide”;
  • “My Verse List”;
– nel menu “Devotionals”:
  • “Today’s Devotional”;
– nel menu “Maps” si hanno alcune chicche:
  • “Live Bible Maps”;
  • “CIA Fact Book for Countries” (sic!);
  • “Historical Picture Maps”;
  • “Charles Larkin Charts”;
  • “Old Style Maps”;
  • “Gustave Doré New Testament Woodcuts”;
  • “Historical Atlas (Shepherd)”.
Con ordine. “Interfaith Explorer”, che desta una qualche attenzione, è una parte dell’applicativo compresa nel solo CD-ROM dell’opera, disponibile a 2 dollari e 99 centesimi. E’ tuttavia disponibile un download dell’applicazione, anche provvista dei pacchetti complementari per numerose lingue.
Si tratta di poco più di un gestore di testi, selezionati per la lingua scelta (nel nostro caso l’italiano); fatto degno di nota è la presenza di testi sacri categorizzati in rigido ordine alfabetico:
-Bahá’í, religione fondata da Siyyid `Alí Muḥammad Shírází attorno alla metà del xix secolo, che si basava sugli insegnamenti di Abramo, Budda, Gesù, Maometto e se stesso; un po’ come se uno scrittore fondasse un’accademia letteraria i cui membri sono Cervantes, Shakespeare, Hugo, Proust e sé medesimo; da ricordare, fuor di metafora, gli oltre 20 mila adepti di questa religione uccisi nel corso degli anni;
– Cristianesimo;
– Induismo;
– Islam.
Dunque, degni di nota solo gli accenni di sincretismo, che pare essere particolarmente apprezzato dagli abitanti delle Americhe, ma nessun particolare aiuto tecnologico per la “nuova maniera di studiare”, se non quelli, come detto, già a disposizione di un generico editor di testi evoluto.