Monocicli curiosi

Il primo monociclo con pilota all’interno della ruota risalirebbe addirittura al 1869: fu costruito dalle officine Rousseau di Marsiglia e funzionava a pedali.
La prima Dynasphere a motore del mondo, monoruota esposta al Salone di Torino del 1904, con motore monocilindrico verticale, trasmissione a cinghia con pignone finale e ruota dentata, fu realizzata dalla casa milanese Garavaglia.
È molto probabile che sia la prima realizzazione del genere in assoluto. Si tratta di una ruota del diametro di due metri in cui è montato un motore, sopra di cui è fissata una poltroncina per il guidatore. Un sistema di trasmissione a cinghia, con pignone e corona finali, fa sì che mentre il complesso motore-sedile rimane fermo in posizione verticale, la parte esterna della ruota rotoli normalmente, a velocità modesta sul terreno.
Seguono ulteriori esempi di questo strano mezzo, che acquista una certa notorietà, e conquista le copertine delle maggiori riviste di divulgazione tecnologica.
La stagione dei monoruota termina con l’inizio degli anni ’30, forse condizionata anche dalla Grande Depressione.
Un sussulto di vitalità, però, è più che recente: un’azienda brasiliana, la Wheelsurf Sport ltda, produce attualmente dei monoruota, che commercializza a un prezzo inferiore a 4000 dollari.