orazioni, permutazioni e convinzioni – 1

Il sito biblestudypro.com propone un software che nelle intenzioni dovrebbe consentire una “nuova maniera di studiare” (a new way to study!), come pensabile, nell’ambito dell’esegesi biblica.
Approcciando il software viene da pensare che gli strumenti messi a disposizione permettano un’analisi cabalistica o numerologica delle occorrenze dei lemmi, una relativa alle corrispondenze incrociate tra passi del Vecchio e del Nuovo Testamento, o quantomeno mettano a disposizione una tabella sinottica che consenta al più sprovveduto dei fedeli di risalire all’anno della Creazione, ut traditur (ovvero, “dove non vi è chi non veda”) collocato nel 4963 avanti Cristo. Almeno, una calcolatrice che permetta di dare il valore numerico alle parole bibliche, secondo i dettami dell’alfabeto ebraico, o altro a scelta.
Una breve rassegna dell’applicazione può chiarirne le funzionalità.
La voce di menu “Home” include questi pulsanti, in stile Office 2007 e successivi (l’elenco vale la fatica della trascrizione):
– gruppo “Navigation”:
  • “Back”;
  • “Forward”;
– gruppo “Copy”:
  • “Copy”;
  • “Copy Verses”;
– gruppo “Print”:
  • “Print”;
  • “Print Preview”;
– gruppo “Bookmarks”:
  • “Bookmarks”;
– gruppo “Email”:
  • “Email”;
– gruppo “Export”:
  • “Export Verses”;
– gruppo “Text”, comprendente alcuni testi relativi alla formattazione del testo, il cui elenco si tralascia;
– Gruppo “Share”:
  • “FaceBook Group”;
  • “iPhone/iPad Version”;
  • “Android Version”;
– Gruppo “Bye” (sic!):
  • “Exit”.
Se fino a questo punto non si ha nulla in più rispetto a un degno word processor, e se passando alla voce “Windows” si hanno solamente tasti che permettono un riaggiustamento dei campi informativi presenti nella finestra del programma, il bello arriva con le voci “Tools” e “Maps”. La prima contiene questi pulsanti:
– nel gruppo propriamente detto “Tools”:
  • “Gospel Stories”;
  • “Interfaith Explorer” (sic!);
  • “Topic Guide”;
  • “Verse Guide”;
  • “My Verse List”;
– nel menu “Devotionals”:
  • “Today’s Devotional”;
– nel menu “Maps” si hanno alcune chicche:
  • “Live Bible Maps”;
  • “CIA Fact Book for Countries” (sic!);
  • “Historical Picture Maps”;
  • “Charles Larkin Charts”;
  • “Old Style Maps”;
  • “Gustave Doré New Testament Woodcuts”;
  • “Historical Atlas (Shepherd)”.
Con ordine. “Interfaith Explorer”, che desta una qualche attenzione, è una parte dell’applicativo compresa nel solo CD-ROM dell’opera, disponibile a 2 dollari e 99 centesimi. E’ tuttavia disponibile un download dell’applicazione, anche provvista dei pacchetti complementari per numerose lingue.
Si tratta di poco più di un gestore di testi, selezionati per la lingua scelta (nel nostro caso l’italiano); fatto degno di nota è la presenza di testi sacri categorizzati in rigido ordine alfabetico:
-Bahá’í, religione fondata da Siyyid `Alí Muḥammad Shírází attorno alla metà del xix secolo, che si basava sugli insegnamenti di Abramo, Budda, Gesù, Maometto e se stesso; un po’ come se uno scrittore fondasse un’accademia letteraria i cui membri sono Cervantes, Shakespeare, Hugo, Proust e sé medesimo; da ricordare, fuor di metafora, gli oltre 20 mila adepti di questa religione uccisi nel corso degli anni;
– Cristianesimo;
– Induismo;
– Islam.
Dunque, degni di nota solo gli accenni di sincretismo, che pare essere particolarmente apprezzato dagli abitanti delle Americhe, ma nessun particolare aiuto tecnologico per la “nuova maniera di studiare”, se non quelli, come detto, già a disposizione di un generico editor di testi evoluto.