La fine e l’inizio

Peep show

di Federico Baccomo

Recensione di Peep show di Federico Baccomo, Venezia : Marsilio, 2014
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La seconda di copertina cita Andy Warhol e la sua celebre affermazione sui quindici minuti di celebrità che ognuno può avere grazie ai mass media moderni. Federico Baccomo mostra invece come l’asticella per ottenere quel quarto d’ora si sia alzata. Ne è l’esempio il protagonista, Nicola Presci, che dopo una sfortunata partecipazione al Grande Fratello passa da mezza celebrità ad autista. Salvo poi riguadagnarsi le luci della ribalta, in modo tanto involontario quanto fulmineo.
Lo stile di Baccomo è rapido, eppure preciso; i personaggi sono tratteggiati attingendo un po’ a stereotipi, ma la scelta è funzionale alla velocità delle scene, che si susseguono facendo volutamente perdere, per poco, i riferimenti al lettore. La sospensione liquida nella quale si trova il protagonista è il risultato stilistico di maggior pregio delle pagine.
A volte l’autore strizza in modo forse eccessivo l’occhio al lettore, distruggendo in modo quasi gratuito l’immagine di qualche personaggio famoso, e mostrando così le brutture dello “star system”. Questa forse l’unica pecca di un libro che altrimenti mescola bene dialoghi vivi ad altrettanto vivi monologhi interiori, all’interno di una trama lineare ma non scontata.