fosforo per memorie arrugginite

un uomo bruciato vivo

di Dario Fo

Recensione di Un uomo bruciato vivo: Storia di Ion Cazacu, di Dario Fo, Milano : Chiarelettere, 2015
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Il testo di Dario Fo ha due valenze, parzialmente sovrapposte. La prima è di ricordare la storia di Ion Cazacu, il piastrellista rumeno bruciato vivo dal proprio datore di lavoro (il termine assume qui un significato appena macabro) nel 2000, come simbolo degli sfruttamenti piccoli e grandi ai quali sono sottoposti i lavoratori, non solo dell’edilizia, ma di qualsiasi settore.
Il secondo sta proprio nella valenza del ricordo. Un paese la cui memoria politica è – si dice- attorno ai sei mesi è un paese nel quale la libertà si autolimita. L’ampliamento della memoria (non solo di quella politica, si intende) è funzionale a orientarsi in un mondo complesso, per dare appoggi e forza alle proprie opinioni. Oltre al merito per aver risollevato la questione, Fo si prende anche quello di farlo senza retorica, trappola nella quale era facile cadere, e che invece il premio Nobel evita come suo solito. Da leggere non per dovere morale ma per farsi del bene.