Una torta ci salverà

torta

Il lockdown ha portato la produzione casalinga di torte ai livelli precedenti all’introduzione dei beni di massa nell’economia. Lo scenario sarebbe cambiato con le materie plastiche, prima tra tutte il polipropilene di Giulio Natta. Ora un legame insospettabile potrebbe unire questi due mondi.

Una sperimentazione condotta dall’Università di Edimburgo ha mostrato la possibilità di convertire i rifiuti di plastica in vanillina, la cui produzione con le bacche naturali di vaniglia – pari a circa 12 mila tonnellate annue – è di gran lunga inferiore alla domanda.
Gli studiosi scozzesi hanno ottenuto vanillina dal PET per mezzo di una coltura batterica di Escherichia Coli a 37° C; condizioni simili a quelle per l’ottenimento della birra.

In attesa di una doppio malto o di un’ambrata ottenute da sacchetti di plastica, potremo goderci una panna cotta insaporita da ciò che era una bottiglietta di acqua minerale (la sicurezza alimentare è ancora in fase di studio, ma gli studiosi scozzesi sono certi che sia commestibile).

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